Foto di Tony Rojas su Unsplash -
La pazienza e la perseveranza hanno un effetto magico davanti al quale le difficoltà scompaiono e gli ostacoli svaniscono
John Quincy Adams
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 10, 46-52)
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Mi lascio ispirare
Oggi l’evangelista Marco richiama la nostra attenzione su un uomo, Bartimeo, cieco, seduto lungo una strada.
La cecità non gli permette di vedere il creato, di vedere gli altri – e forse questa cecità fisica può essere immagine anche di una cecità interiore e richiamare la nostra incapacità di vedere il bello e il buono che ci circondano, che abitano dentro ognuno di noi. Bartimeo è costretto a mendicare lungo la strada – e forse anche a noi può essere capitato di mendicare attenzione e approvazione, magari perché il nostro sguardo non era in grado di posarsi sul volto di Gesù di Nazareth.
Un giorno Bartimeo sente che proprio Gesù sta passando lì vicino: è la sua occasione, grida, chiama Gesù, urla con tutte le sue forze il suo nome. La gente però lo rimprovera perché taccia: le voci che lo rimproverano sono la voce dello spirito nemico della natura umana che ci intima il silenzio perché non è il caso di disturbare Gesù che è impegnato in cose ben più importanti, oppure ci suggerisce di fare silenzio e di non illuderci perché il nostro grido non può arrivare all’orecchio di Dio.
Bartimeo, però, dopo questi rimproveri, grida più forte e questo suo grido, che parte dal profondo del suo cuore, diventa preghiera che raggiunge le orecchie di Gesù. È questo grido, questa preghiera, questa totale fiducia in Gesù che faranno di Bartimeo un uomo nuovo. Da quel giorno ci vedrà nuovamente e non avrà più bisogno di mendicare perché i suoi occhi saranno puntati su Gesù e vedere il Maestro basta a riempire i vuoti del suo cuore.
Vito Minacori
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale ambito della tua vita hai bisogno che il Signore curi una tua cecità?
Quale grido, oggi, sale dal tuo cuore come preghiera al Signore?
Cosa ti aiuta a riconoscere e dare un nome alle voci che ti impediscono di innalzare la tua preghiera al Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Ottobre
2024
Liberaci dal buio
commento di Mc 10, 46-52, a cura di Pietre vive