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[…] sono certa che la vita è bellissima, degna di essere vissuta e ricca di significato. Malgrado tutto. Il che non vuol dire che uno sia sempre nello stato d’animo più elevato e pieno di fede. Si può essere stanchi come cani dopo aver fatto una lunga camminata o dopo una lunga coda ma anche questo fa parte della vita, e dentro di te c’è qualcosa che non ti abbandonerà mai più.
Etty Hillesum
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 16,20-23)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Mi lascio ispirare
Un uomo sta per essere crocifisso e parla di gioia.
A volte pensiamo che seguire Gesù sia la garanzia per il “vissero felici e contenti”: la garanzia della serenità, della pace imperturbabile, di una vita fatta solo di cose belle. Ma tutte queste aspettative trovano un vuoto davanti alla croce, e ci mettono davanti all’evidenza che le garanzie non esistono, e tanto meno possiamo cercarle seguendo Gesù.
Che cos’è allora questa gioia di cui parla?
Forse è una gioia che si trova a un livello più profondo: una gioia che non si può capire, ma di cui possiamo solo fare esperienza. Una gioia che non evita il dolore, ma che è capace di attraversarlo.
Forse, la gioia di Gesù è quella di sentire che nonostante tutto ci può essere ancora vita, che possiamo tornare a incontrarla sulla strada di ogni giorno, e che può ancora farci tremare il cuore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Dove trovo la gioia nella mia vita di tutti i giorni?
Quando ho riconosciuto in quella gioia l’incontro con Gesù?
Quali garanzie cerco nel seguire il Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
22
Maggio
2020
L’arte della gioia
commento di Gv 16,20-23, a cura di Rete Loyola (Bologna)