
Kazimir Malevich, White on White (1918) -
Ho rotto il confine blu dei limiti del colore, sono uscito nel bianco; accanto a me compagni piloti nuotano in questo infinito.
Kazimir Malevich
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 20, 2-8)
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Mi lascio ispirare
Maria vede la pietra rimossa dal sepolcro.
Il discepolo che arriva per primo vede le bende che giacciono distese.
Pietro entra nel sepolcro e vede anche lui le bende che giacciono distese, ma vede anche che il sudario, che copriva il volto, non è insieme alle bende, ma è a parte, avvolto in un angolo.
Maria dopo la nascita di Gesù dolcemente lo aveva avvolto nella fasce, Giuseppe d’Arimatea dolcemente e dolorosamente aveva avvolto il corpo di Gesù in un tessuto di lino candido. Ora sulla pietra chiara del sepolcro le bende giacciono sciolte per terra e il sudario è vuoto, avvolto in se stesso.
Il segno d’amore di Maria e di Giuseppe d’Arimatea si è trasformato in un segno d’amore più grande.
Non c’è bisogno di sciogliere Gesù dalle bende, l’autore della vita lascia le bende vuote, lascia il lino vuoto. E lo lascia in ordine, piegato in disparte; gesto discreto, amabile, vittorioso, di chi ha il potere di dare compimento alla storia. Così impariamo che anche le bende delle nostre ferite potranno essere vuote e compiute.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale evento doloroso ricordo che è stato sanato?
Quando ho potuto vedere situazioni e scelte della mia storia in un modo in cui finalmente trovavano posto e senso?
Cosa voglio affidare che oggi mi blocca e mi imprigiona, impedendomi di vivere in pienezza?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Dicembre
2025
Bende svuotate
commento di Gv 20, 2-8, a cura di Pietre vive