
- Foto di Annie Spratt su Unplash
Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto oppure anni, e poi la vita risponde.
Alessandro Baricco
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11,11-15)
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».
Mi lascio ispirare
Gesù fa l’elogio del Battista, vuole che prendiamo coscienza di chi è quest’uomo. Possiamo dire che se il Battista è la voce, Gesù è la Parola. C’è uno strettissimo legame: il Battista è la domanda, Gesù è la risposta; il Battista è l’attesa, Gesù è il compimento. Non si può mai capire l’uno senza l’altro. Per questo la vita di Gesù è tutta intrecciata con quella del Battista. L’identità del Battista è stare davanti a Dio, come Elia, il padre dei profeti. Uno è ciò che è davanti a Dio, lì è la sua consistenza.
Perché è il Battista è il più grande fra tutti gli uomini? Perché diventa pura domanda, perché sa andare oltre tutte le sue attese. Questa è la sua grandezza. Perché non ha nessuna sicurezza, le cede tutte; mette in questione tutto. Ha questa suprema libertà di aprirsi totalmente a Dio, alla risposta. Per questo è il più grande uomo. Il Battista è quello che rinuncia a ogni certezza e chiede: «Sei tu?» Quindi è disposto ad accogliere Dio così com’è, come si presenta. Questa è la sua vera grandezza. La grandezza dell’uomo è farsi domanda! La sua vita si fa domanda e richiamo alla relazione con Dio come priorità assoluta.
La seconda affermazione per contrasto diventa ancora più forte: «il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui». Il più piccolo nel regno dei cieli è il punto di partenza del Figlio di Dio. L’economia di Dio parte sempre dal più piccolo. Il Battista è l’uomo che si apre ad accogliere Dio; il più piccolo nel regno dei cieli è colui che già ha accolto Dio. A quale grande dignità è chiamato ciascuno di noi! La dignità del credente è accogliere Dio – e quindi di essere più grande di tutti i patriarchi, di tutti i profeti, di tutti i re, di chiunque.
Il Battista dunque propone le domande che Gesù porta nel mondo, ci invita a prendere posizione ed è figura di continuità con la storia precedente, garanzia di una presenza di Dio in tutte le epoche, prefigurazione di quello che sarà il cammino di Gesù.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
A quali domande presto attenzione nelle mie giornate?
Quando mi è capitato di accontentarmi delle risposte ricevute, pur di averne una?
Chi sono io davanti a Dio? In che modo sto davanti a lui nelle mie giornate?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
11
Dicembre
2025
La vita come una domanda
commento di Mt 11,11-15, a cura di Enrica Bonino s.a.