
Foto di Fábio Almeida de Oliveira Adônes da Pixabay -
“There’s nothing wrong with loving who you are”
she said, “‘cause He made you perfect, babe,
so hold your head up, girl, and you’ll go far.
Listen to me when I say I’m beautiful in my way
‘cause God makes no mistakes”.
“Non c’è niente di male nell'amare chi sei”,
disse, “perché Lui ti ha creato perfetta, tesoro,
quindi tieni alta la testa, ragazza, e andrai lontano.
Ascoltami quando dico che sono bella a modo mio,
perché Dio non commette errori”.
Lady Gaga, Born this way
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 8,19-21)
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
Mi lascio ispirare
Quante volte nella vita mi sono sentita poco importante agli occhi di chi amavo, di quelle persone che per me erano tutto, di quelle persone di cui agognavo uno sguardo che mi facesse sentire vista, apprezzata, completa. Quante volte nella vita mi sono sentita in fondo alla folla, alla ricerca di quello sguardo, di quel sorriso che era per tanti ma non sembrava mai per me, oppure per me era “in ritardo”. Quante volte mi sono ritrovata a dipendere da un sorriso, da un cenno, da uno sguardo e quante mi sono sentita bloccata a terra, immobilizzata dalla paura di contare poco o niente.
Troppe volte ho dimenticato chi sono per paura di non essere amata o di amare a vuoto, troppe volte la mia identità è dipesa da una parola: “amica”, “compagna”, “sorella”, “fidanzata”. E quando il tassello saltava, lo stesso accadeva alla sicurezza che sentivo essere sbocciata in me e mi ritrovavo con tanti cocci in mano, senza saperne ricavare la forma originaria.
E poi sei arrivato Tu. Un’alba senza fine dai colori infuocati, di quelle che accadono poche volte in un anno. Con la tua luce hai spazzato via tutti i cocci, tutte le mie incertezze – certo, c’è voluto tempo ed è servito lavorare, ma tutto ha cambiato volto.
Da quando ho incontrato il tuo sguardo e la tua Parola, so chi sono e sto imparando a conoscermi alla tua luce giorno dopo giorno. Non ho più paura delle parole che mi definiscono o no, non ho più paura che non arrivi quello sguardo o che arrivi tardi. Ho la sicurezza di Te, del tuo amore per me e del tuo avermi creata con un nome, un’identità, che è solo mia e che nulla può mandarla a pezzi – anche se a volte così può sembrare.
Grazie di avermi raccolta, di aver fatto Luce in me e intorno a me. Grazie, Padre, per rendermi ogni giorno sicura in Te e di Te.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale dinamica relazionale ti fa sentire insicura/o?
Quando hai sperimentato lo sguardo d’amore di Dio su di te, per te?
Quali emozioni ha suscitato in te quello sguardo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
23
Settembre
2025
Sicure e sicuri di Te
commento di Lc 8,19-21, a cura di Martina Pampagnin