Foto di Gabe Pierce su Unsplash -
Non bisogna mai nascondere nulla ai bambini con il pretesto che sono piccoli e che è ancora presto perché sappiano certe cose. Che idea triste e infausta! [...] I grandi non sanno che, perfino sulle questioni più difficili, un bambino è in grado di dare un consiglio assolutamente serio. Dio mio, ma quando uno di quegli uccellini vi fissa con uno sguardo così felice e fiducioso, come non provare vergogna a ingannarlo? Li chiamo uccellini perché, secondo me, al mondo non c’è nulla di meglio degli uccellini. [...] L’anima si risana grazie al contatto con i bambini...
Fëdor Dostoevskij, L’idiota
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11,25-27)
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
Mi lascio ispirare
Una benevolenza che guarda ai piccoli. Così Dio Padre ha deciso che sia la logica del Regno di Dio. Perché i piccoli, i bambini, sono coloro che “si lasciano fare”, sono coloro che per vivere devono ricevere il cibo, la cura e lo sguardo di amore da chi è grande, da chi può provvedere loro.
E noi, chiamati a essere discepoli di Gesù nella nostra vita, non possiamo che riconoscere che quel che siamo viene da lui; siamo sotto il suo sguardo di benevolenza. Allora si capisce il senso della beatitudine, che non è conquistata, non càpita, ma semplicemente accolta, ricevuta gratuitamente.
Una beatitudine che ci fa anche partecipare della conoscenza del Figlio e del Padre proprio perché siamo dono del suo amore e non dei “Prometeo del sacro”: il Signore Dio non lo si conquista per capacità, ma imparando a seguire Gesù, colui che ci rivela il Padre – e lo si accoglie per grazia e dono suoi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ti sei sentito bisognoso come un bambino?
Di cosa hai bisogno, oggi?
In quale occasione hai avvertito su di te lo sguardo di benevolenza del Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
16
Luglio
2025
La logica dei piccoli
commento di Mt 11,25-27, a cura di Lino Dan SJ