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Tu chi sei? chi sei?
Per quale strada sei venuta fino a me?
È stato il vento, la fortuna
O il desiderio che ho di te?
Sergio Endrigo, Chi Sei
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 8, 27-35)
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».
Mi lascio ispirare
Chi sei tu Signore, ma anche chi sono io? Le due domande stanno insieme e una interroga e cerca nell’altra una risposta.
Interrogarci su chi sia per noi Gesù, ci aiuta ad andare in profondità nelle nostre aspettative, sui nostri desideri più profondi. Scoprire chi è Gesù aiuta a fare verità su chi siamo noi agli occhi di Gesù, sull’amore che Lui ha per noi, e, quindi, su chi siamo noi! A volte rischiamo di riversare su Gesù le nostre aspettative e non riusciamo a vederlo come Lui è realmente, ma ce lo costruiamo a nostro “uso e consumo”. Vorremmo essere noi a decidere come Lui deve essere, come deve agire nella nostra vita.
Vorremmo essere padroni della nostra vita… e anche della sua.
Il nostro desiderio ci aiuti a diventare come un bambino tra le braccia della madre, che si sente amato e desidera ricevere amore dai genitori, dei quali si fida e ai quali si affida senza paura.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Qual è il mio desiderio più profondo?
Quali false immagini rischio di mettere su Dio?
Quando mi sono completamente affidato a Dio, sentendomi fra le Sue braccia di Padre?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Febbraio
2025
Chi sei?
commento di Mc 8, 27-35, a cura di Chiara Selvatici