Foto di Javier Allegue Barros su Unsplash -
Seconda stella a destra, questo è il cammino
e poi dritto fino al mattino.
Poi la strada la trovi da te,
porta allʼisola che non cʼè.
Edoardo Bennato, Lʼisola che non cʼè
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 6,60-69)
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Mi lascio ispirare
Tutti vorremmo conoscere la scorciatoia, il modo più semplice per raggiungere ciò che desideriamo. Ci scoraggiamo di fronte alle difficoltà e all’impegno che ci viene richiesto, vorremmo il tutto subito e con facilità. Fin dalla Torre di Babele gli uomini hanno cercato di costruirsi una via diretta per accedere a Dio, ma il cammino che conduce al Padre passa invece da una “scala” diversa: la croce di Cristo.
I cammini facili e che ci costruiamo da soli rischiano di non portarci a Dio, ma ad un luogo “che non c’è”. La vita viene dallo Spirito e ci chiede di vivere incarnati ogni giorno nella nostra quotidianità, non in un mondo immaginario.
La Parola di Dio, anche se a volte può sembrare dura, ci aiuta ad aprire gli occhi sul reale, su Dio, sulla nostra vita, per viverla in pienezza, guidati dallo Spirito Santo. Lasciamo che sia la Parola, il nostro desiderio di Dio, la stella che guida e illumina il nostro cammino.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che cosa guida i miei passi?
Quando mi è capitato di tornare indietro e di interrompere il mio cammino?
Come reagisco quando la Parola mi sembra dura?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Aprile
2024
Dove andare?
commento di Gv 6,60-69, a cura di Chiara Selvatici