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L’amore vuole spartire la sua beatitudine.
Raymond Radiguet
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 11,27-28)
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Mi lascio ispirare
Beato è
il grembo del tuo cuore
che dal seno
di Dio Padre
si nutre
di latte d’Amore.
Beato sei
quando grazia ricevi
e come grazia ti dai.
Beati noi
e la fame di pienezza:
senza il gusto
della Parola,
dov’è il gusto
di vivere senza?
Beato l’uomo
che dal profondo chiede
e nel profondo riceve,
la cui fiducia nella vita
nella fede risiede.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa significa, per me, beatitudine?
Come mi fa sentire entrare in contatto con me stesso, attraverso la Parola?
In che modo mi rendo conto di manifestare beatitudine? La riconosco negli altri?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Ottobre
2023
Il gusto della pienezza
commento di Lc 11,27-28, a cura di Giovanni Stefani