William Congdon, Tentazioni di Gesù -
Solo chi trema rimane fermo.
Vladimír Holan
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 4,1-13)
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Mi lascio ispirare
Che significato diamo alla tentazione? Nel marketing pubblicitario la parola tentazione è usata per attirare la nostra attenzione; la gola, il sesso sono i contenuti che spesso e volentieri ci ritroviamo una volta “abboccati all’amo”․․․ Tuttavia, rispetto a questa esperienza nostra della tentazione, che luce porta l’esperienza di Gesù con la tentazione?
Per quaranta giorni, tentato dal diavolo. La tentazione è presente. In un tempo di digiuno, di assenza e vuoto, nell’orizzonte minerale del deserto, ciò che è presente è la tentazione – è lì – continua, come amica. Nel deserto l’unica vicinanza che Gesù sembra sperimentare è quella del divisore che allontana, paradossalmente proprio quando si trova «pieno di Spirito». Ma se Gesù è pieno di Spirito non c’è in lui spazio per la tentazione, è questo vale anche per noi, per quanti si dispongono all’accoglienza dello Spirito: la presenza della tentazione non ci riempie, non è nostra.
Ebbe fame. Quasi un respiro di sollievo! Un’umana sensazione fa breccia nell’esercizio dell’ascesi. “Ebbe fame” è voce di un Dio aperto alla vita, che ci chiede misteriosamente di nutrirlo, dissetarlo. Il primo modo di reagire alla tentazione di Gesù è riconoscerne la necessità, quel suo lato luminoso che si può declinare verso il bene.
Ogni tentazione. Il Diavolo si aggancia alla fame di Gesù per poi passare a tentazioni più sottili, ne sono descritte solo tre, ma l’azione tentatrice continua come possiamo intuire dal passaggio «dopo aver esaurito ogni tentazione». Si possono esaurire le tentazioni? Portare al limite qualcosa che, come sperimentiamo, non ci lascia e si presenta in modo ostinatamente creativo… Qui sembra possibile, Gesù sperimenta tutte le tentazioni affinché conosciute possa farsi presente nella misura in cui ci riguardano. È questa esperienza di “ogni tentazione” che rende possibile la sua vicinanza con noi nei tempi di lotta.
Essere tentati․․․ Forse la reazione della pelle all’azione dello Spirito che ci riempie, pori che fanno comunicare il dentro con il fuori di un corpo in cerca del suo Creatore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Come mi fa sentire l'essere tentato?
Di cosa ho fame? So ascoltare i miei bisogni?
In che modo lascio che il Signore entri nello spazio della mia tentazione?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
6
Marzo
2022
Ogni tentazione
commento di Lc 4,1-13, a cura di Giuseppe Amalfa SJ