Vicissitudes - Grenada, Mar dei Caraibi - Pace
Tu che sei nei miei giorni certezza, emozione,
nell’incanto di tutti i silenzi che gridano vita,
sei il canto che libera gioia, sei il rifugio, la passione.
Max Gazzè - Mentre dormi
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 14, 27-31)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
Mi lascio ispirare
Limitata nel tempo, espressione di supremazia e sottomissione, intervallo tra una guerra ed un’altra, imposta da chi ha forza e tollerata da chi è debole; non è di questa pace che parla Gesù.
Distacco dalle cose, atarassia dell’animo, indifferenza, disinformazione; non è di questa pace che parla Gesù.
Rassegnazione, accettazione per timore delle conseguenze, tiepidezza rispetto alle vicende; neanche questa è la pace di cui parla Gesù.
Quando qualcuno che ci ama ci guarda compiaciuto proviamo la pace di cui Gesù parla; quando davanti al mare o su un monte alto è possibile osservare gli uccelli che volano a stormi o il vento che trasporta le nuvole si può scorgere la pace di cui parla Gesù: luogo di vita, frutto d’amore e perdono, la pace che dona Cristo non toglie il dolore e non cancella la passione per la vita, piuttosto dà a questi ordine e significato.
Tutto nasce dall’amore tra padre e figlio, dalla consapevolezza della propria essenza di figli amati, chiamati a divenire sostanza di paternità. La pace entra a far parte d’ogni azione e reazione, diviene presupposto e realizzazione di dignità e fraternità.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ho sentito quella pace che, oltre la vita e la morte, ha ordinato e dato significato a quello che stavo vivendo?
Contemplo con quanto amore mi guarda Dio, lo immagino: cosa nascondo a questo sguardo?
Chiedo di esser capace di guardare con quello sguardo d’amore ciò che nascondo in me: quali relazioni o situazioni oltre me hanno bisogno di essere guardate con quello stesso amore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Maggio
2019
Custodiscimi
commento di Gv 14, 27-31, a cura di Mounira Abdelhamid Serra