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Alla paura assoluta contrappongo la speranza assoluta
Paul Virilio
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 21,5-19)
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Mi lascio ispirare
Fiducia e perseveranza. Sembrano questi i punti fermi su cui fondare e camminare nella fede in ogni situazione di vita. E queste parole, di tenore apocalittico – un genere letterario che Gesù stesso all’occorrenza usa per “svegliare” gli ascoltatori – ce lo ricordano in maniera particolare.
Gli accadimenti naturali, che possono, lo sappiamo bene, anche essere paurosi; le vicende umane di persecuzione, che ovviamente spaventano, che vediamo in ogni tempo; gli affetti anche più profondi oggetto di tradimento… Tutto questo accadere di situazioni di paura, violenza, forse anche morte, non deve far perdere la fiducia nel Signore che è comunque presente, e non deve far perdere la perseveranza, che è proprio il saper resistere nella propria vita di fede, speranza e amore nelle avversità.
Il Signore Gesù lo raccomanda ai suoi, ma lo raccomanda in ogni tempo a tutti coloro che si mettono nella via alla sua sequela. E guardando a lui, che per primo va verso un destino che sembra di fallimento totale, la morte in croce, e che invece è proprio la via di umiltà che Dio Padre ha scelto per la salvezza dell’umanità intera nel Figlio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In cosa fai fatica ad avere fiducia?
In quale occasione la perseveranza ti ha salvato?
Quale destino di apparente fallimento è stato per te un destino di salvezza?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
16
Novembre
2025
Via d’umiltà
commento di Lc 21,5-19, a cura di Lino Dan SJ