
Foto di Ester Antonia Cozzolino -
Basta un segno,
[...]
sfiorate
un istante
di questo silenzio,
lo sentirò.
Alessandro Baricco, Oceano Mare
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 12,54-59)
In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
Mi lascio ispirare
Quando facciamo fatica a comprendere il tempo in cui siamo, quando ci sembra di non saperlo valutare, Gesù ci invita a far caso ai segni, a quelle piccole indicazioni che sono lì proprio per noi, pronte per essere accolte per darci quel tanto sperato sollievo del cuore. Non ai segni che sappiamo leggere, ma a quelli che sembrano sfuggirci.
Immaginiamoci per un attimo pellegrini: a un certo punto del percorso, la freccia che indica la strada sparisce e si dissolve. Ci troviamo soli al buio, in mezzo alla nebbia, con la luce del mattino che tarda ancora ad arrivare. Il panico sopraggiunge, cominciamo a chiedere a sinistra e a destra quale sia la strada, dove sia la meta. Nessuno ci dà una risposta certa, tutti ci dicono semplicemente di continuare ad andare. Pellegrini stanchi anche del nostro stesso sconforto ci affidiamo alla nebbia, chiudiamo gli occhi e avvertiamo il rumore di qualcosa che pulsa e che silenzia tutto il resto: il nostro cuore, che rivendica il suo posto nel mondo.
Perché quel cuore vive dell’amore di Dio e come ogni cosa trova senso nell’amore che tutto plasma a sua immagine e somiglianza – ed è di quell’amore che sono fatti i soli segni che abbiamo bisogno di sentire, che abbiamo bisogno di seguire.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa fai quando la strada sulla quale stai camminando frana?
In che modo riesci a sentire Dio in quei momenti?
Quali sono i segni che il Signore ti invita a cogliere?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Ottobre
2025
Segni d’amore
commento di Lc 12,54-59, a cura di Ester Antonia Cozzolino