Foto di Knarrhultpia su Pixabay -
Noi ci trascineremo dietro, fino in fondo, incoerenze e incompiutezze; l’essenziale è aver trovato il centro di unificazione, Dio, e di avere lealmente tentato, in vita, di farlo regnare in noi, in questo piccolo frammento d’essere che amministriamo ma che ci appartiene così poco.
Teilhard de Chardin in una lettera a sua cugina
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 10,27-30)
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Mi lascio ispirare
Abbiamo ancora negli occhi le immagini di queste ultime settimane: papa Francesco che attraversa piazza san Pietro il giorno di Pasqua… poi l’annuncio della sua morte, le persone in coda per un ultimo saluto e il funerale, circondato da quel popolo che ha accompagnato in questi ultimi anni. Poi la gioia di un nuovo inizio, un nuovo Pietro: papa Leone XIV. Un nuovo pastore in mezzo alle pecore, a dare l’esempio.
Pastori che hanno contemplato queste parole di Gesù, e, come lui, si sono spesi, sin dall’inizio e fino all’ultimo, nel desiderio che nessuno vada perduto. Perché tutti, tutti, tutti sono figli amati dal Padre.
Tutti, tutti, tutti siamo affidati alle cure amorose del bel pastore. Lui ci conosce uno per uno, intimamente, per quello che siamo veramente e ci ama così come siamo. Per questo possiamo ascoltare la sua voce, la sua parola. Per questo possiamo avere fiducia e cercare di seguirlo.
E anche quando non ci riusciamo, sappiamo che nessuno può perdersi per sempre. Possiamo cadere, ma lui ci viene a cercare. Possiamo allontanarci, ma il suo Amore gratuito ci attrae. Lui ci propone la vita vera, quella vita eterna che non è promessa futura per i buoni, ma è vita “indistruttibile”, che nemmeno la morte può interrompere. E lui ce la offre, donando la sua vita per noi.
Per questo nessuno potrà mai strapparci dal suo Amore, che è dono infinito, gratuito, immeritato… Quell’Amore che è anche quello del Padre, perché lui e il Padre sono una cosa sola.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni sento che il Signore mi ama così come sono?
Quando mi è capitato di allontanarmi dal Signore e di sentire che in qualche modo era venuto a cercarmi?
E io verso chi sono chiamata ad avere una tale attenzione, un tale amore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
11
Maggio
2025
Conosciuti e amati
commento di Gv 10,27-30, a cura di Valentina Dovico s.a.