Foto di Dante Sicilia -
L’apprendistato della preghiera è l’apprendistato del silenzio.
Antoine De Saint-Exupery
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 6,7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Mi lascio ispirare
Se due innamorati passassero il tempo a dirsi “ti amo”, non vivrebbero certo la stessa esperienza che fanno quando si baciano appassionatamente, respirando all’unisono e nutrendosi dello stesso soffio. Per la preghiera è la stessa cosa. È come se Gesù ci dicesse: non passate il tempo a dire parole, ma ad-orate il Padre, portate alla vostra bocca la sua bocca, il suo respiro! Cogliete il ritmo del suo soffio, contemplatelo.
Capiremmo che anche il suo amore (e non solo quello dell’amato o amata) ci anticipa, ci precede, ci avvolge, ci dà vita! Il suo nome può solo essere sussurrato, non sporcato. Solo così possiamo chiedergli di farci entrare nel suo Regno, di saper accogliere la sua volontà, il suo desiderio di vedere che anche la terra, come il cielo, sia pervasa dalla sua presenza!
Solo stando bocca a bocca con lui, anche il rapporto con le cose, i beni e gli altri, può trovare lentamente il suo equilibrio, la sua misura.
Liberaci, Signore, dalla tentazione di saperne più di te, liberaci da ciò che è male ai tuoi occhi. Educaci al perdono, perché possiamo apprezzare realmente la tua misericordia, sentire come le tue viscere si muovono a pietà delle nostre fragilità.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cos’è per me la preghiera?
Quali tipi di richieste rivolgo in genere al Padre?
Cosa vuol dire per me oggi respirare del respiro del Padre?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
11
Marzo
2025
Bocca a bocca col Padre
commento di Mt 6,7-15, a cura di Lorena Armiento s.a.