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Ho trovato Chi prima mi ha amato
e mi ama e mi lava, nel Sangue che è fuoco,
Gesù, l’Ognibene, l’Amore infinito,
l’Amore che dona l’Amore,
l’Amore che vive ben dentro nel cuore.
Amore di Cristo che già qui nel mondo
comincia ed insegna il viver più buono.
Clemente Rèbora, La Speranza
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 10,17-27)
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Mi lascio ispirare
Seguirlo non è da tutti. Eppure ci sono certe persone, certi gesti, certe comunità che molte volte ci infiammano, ci fanno vedere una realtà diversa, o meglio, una prospettiva nuova di vedere la vita.
Ma fare un passo in questa nuova realtà, in questo regno di Dio di cui intravediamo qui i contorni, richiede lasciare la realtà vecchia, e non è detto che questa realtà sia stata solo dolore e noia. È comunque il mondo in cui siamo cresciuti, quello dove sappiamo cosa aspettarci, sappiamo muoverci. Più abbiamo accumulato, più cose abbiamo legato alla nostra identità, più sarà difficile lasciare andare quella parte di noi stessi e delle nostre cose.
Ma è per questo che il Signore cambia tutto. Gesù ama, prima ancora di sapere che faremo della nostra libertà. Ci ama, e poi ci mostra cosa possiamo fare per trovare già qui il Regno, senza sapere cosa faremo di questo dono di una nuova visione, e quanto gli è costato.
E anche dopo, anche dopo che abbiamo usato la nostra libertà per rifiutare il suo dono, davanti alla consapevolezza della nostra impotenza ci consola: la misericordia di Dio può tutto, senza rancore ci accompagna sempre, anche solo ai margini, rispettoso delle nostre scelte e sempre pronto ad accoglierci quando abbiamo bisogno, o quando quel desiderio di una realtà nuova sarà autentico e saldo; per questo è l’unico che davvero possiamo chiamare buono.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa significa per me amore incondizionato?
In quali occasioni ho intravisto la pace che può donare vivere nel regno di Dio?
Cosa mi impedisce di lasciarmi del tutto andare di fronte a Dio? Come posso affidarglielo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
3
Marzo
2025
Prima di sapere
commento di Mc 10,17-27, a cura di Gloria Ruvolo