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Se ti tengo qui,
nel punto giusto
tra lo stomaco e la gola
dove batte forte il petto
c’è un esercito di anime da sempre pronte a tutto
solo per difenderti
sei al sicuro, credimi
solo se ti tengo qui.
Negramaro, Se io ti tengo qui
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 21,12-19)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Mi lascio ispirare
Per quanto apocalittiche, possiamo sentire queste parole come una carezza del Signore, che ci rinnova la Sua promessa di starci accanto, ogni giorno e in ogni situazione. Un capello è quanto di più fragile e apparentemente inutile possediamo, eppure il Signore si prende cura persino di ognuno di questi, soltanto perché parte di noi. Esclusivamente per amore.
Che sia per episodi quotidiani o per le stagioni della storia attuale, ci possono essere momenti in cui ci sembra stiano crollando attorno tutte le nostre certezze. Se poniamo la nostra fiducia interamente in amici, genitori o governatori, prima o poi rischiamo di esserne delusi. Ma l’Amore non delude.
È tramite l’Amore del Signore che possiamo vivere diversamente ogni relazione della nostra vita, da quelle più difficili a quelle più serene, dai lontani ai vicinissimi. Possiamo provare a esser noi quell’amore gratuito che il Signore ci ha mostrato e ci insegna – e ci chiarisce oggi in particolare che non è lo studio o la preparazione accurata che ci aiutano a vivere nell’Amore, quanto piuttosto la pienezza dell’intimità con il Signore dell’Amore.
Mariachiara R.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che modo posso dare testimonianza al Signore nella mia giornata?
Cosa ho paura di perdere, di cosa non riuscirei a fare a meno?
Come vivo la perseveranza nel mio rapporto con il Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Novembre
2024
Custoditi
commento di Lc 21,12-19, a cura di Pietre vive