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I potenti rammentino che la felicità non nasce dalla ricchezza né dal potere, ma dal piacere di donare.
Fabrizio De André
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 19,45-48)
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
Mi lascio ispirare
Gesù è salito a Gerusalemme per consegnarsi, per portare a compimento la sua vita, vissuta all’insegna del dono gratuito di sé. Con questi sentimenti nel cuore si reca al Tempio e vede come il dono è stato convertito in mercato. La Grazia è diventato oggetto di compravendita, l’amore a pagamento si chiama prostituzione! Lo spazio che doveva essere riservato alla lode, alla riverenza (amore rispettoso) e al servizio è stato commercializzato.
Così Gesù con un gesto eclatante scuote la loro e la mia coscienza, mettendo in luce atteggiamenti interiori e gesti espliciti che fanno dell’amare un esercizio di potere. Oggi siamo chiamati a uscire dalla logica del merito: il Signore ci dona il suo amore non per ciò che facciamo ma perché siamo suoi figli/e e il suo cuore gioisce nel dare Vita e far fiorire il mondo. La profondissima libertà di chi non può essere comprato urta con la logica di coloro che hanno fatto del servizio un oggetto di lucro. Così si decidono a chiedere il “prezzo” più alto: la vita del Signore della Vita! Ma gli amici di Dio, i poveri, quelli che sono ricchi solo della loro umanità e della Parola di Dio confondono i loro progetti.
C’è una forza misteriosa e sovversiva in quella parte del popolo di Dio che decide di restare fedele al Signore. Una forza che disarma la violenza, che frena il male e che permette al Signore di continuare a donare al mondo il suo amore. Oggi anche tu puoi contribuire ad allargare questa rete di misericordia e di pace.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali parti del mio cuore pensano che l’amore e la stima vadano meritati?
In che modo compro l’amore di Dio e degli altri?
Cosa mi frena nel decidere di vivere dell’amore gratuito di Dio e del dono generoso di me stesso?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
22
Novembre
2024
Una forza che disarma la violenza
commento di Lc 19,45-48, a cura di Narciso Sunda SJ