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Perché so come sono, infatti, chiedo perdono.
Sì, quel che è fatto, è fatto io però chiedo scusa.
Tiziano Ferro, Xdono
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 6,7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Mi lascio ispirare
Alla conclusione del Padre Nostro, parole che Gesù sta consegnando ai suoi discepoli che gli hanno chiesto di insegnare loro a pregare, troviamo una sottolineatura sull’importanza del perdono.
La relazione con l’altro viene prima di ogni preghiera. Se non siamo in pace con il prossimo, se non impariamo a riconoscere le nostre fragilità e quelle dell’altro, accogliendole con misericordia e amore, non saremo capaci di riconoscere e accogliere l’Amore di Dio. Se sappiamo perdonare, sappiamo accogliere anche il perdono e Dio sarà per noi Padre e non giudice.
“Permesso, grazie, scusa” sono il modo cristiano di vivere la relazione con gli altri e con Dio. Se queste tre parole guidano le nostre azioni, anche la nostra preghiera sarà carica di vita e non rischia di sembrare solo parole formali, ma ci tocca in profondità e trasforma il nostro essere, rende le nostre giornate piene di vita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa mi aiuta a perdonare?
Che cosa faccio più fatica a perdonare e perché?
In quali occasioni mi sono sentito perdonato da Dio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Giugno
2024
Perdonare per primi
commento di Mt 6,7-15, a cura di Chiara Selvatici