Foto di Herzi Pinki, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons -
Tutto comincia in un attimo, in un giorno qualunque della vita, quando meno te lo aspetti.
Romano Battaglia
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 16,9-15)
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».
Mi lascio ispirare
La pagina di Vangelo che oggi leggiamo è un Annuncio che può essere meditato per varie ragioni.
La prima è che si tratta della pagina conclusiva del Vangelo di Marco. Pensando a questo, quanto risultano cariche di significato le ultime parole: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura». Nell’invito di Gesù Risorto non è lasciato angolo di realtà o manifestazione di vita che non possano ricevere la Buona Notizia del Vangelo e che dal Vangelo non possano essere illuminate, trasfigurate, rese feconde. Com’è vitale questo annuncio!
La seconda ragione è nelle prime parole: «Risorto al mattino». In questo principio è contenuto ogni inizio di vita nuova. Queste semplici parole sono il cippo miliare della Storia, lo spartiacque tra il “prima” dell’attesa e il “dopo” del compimento. Con esse è segnata la grande svolta nello scorrere del tempo degli uomini e delle donne. È nella fede il nuovo inizio della Storia. Com’è luminoso questo annuncio!
La terza ragione è il fatto sconcertante del percorso compiuto dagli undici in quei giorni così preziosi, dall’incredulità alla fede. Questa pagina ci dice che la Resurrezione, che è l’incontro con il Cristo Risorto, non è mai stata comoda, un evento magico facile da ricevere passivamente. I discepoli faticano a credere, sembra quasi che si difendano dal Risorto e dalla notizia della Resurrezione. Ma è accaduto solo a loro? In realtà, nella loro incredulità possiamo trovare anche le nostre resistenze e durezze, le distanze e le distrazioni. Al tempo stesso, nella loro fede possiamo però trovare il seme della nostra speranza, l’anticipazione della nostra fiducia e il fondamento della nostra carità. Com’è autentico questo annuncio!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Qual è la parte di mondo a cui senti di poter annunciare oggi la Buona notizia del Vangelo?
Qual è l’inizio a cui anela il tuo cuore?
Qual è la durezza di cuore che ti piacerebbe consegnare al Signore oggi, perché la sciolga e diventi motivo di gratitudine e di fede?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
6
Aprile
2024
Annuncio vitale
commento di Mc 16,9-15, a cura di Diego Mattei SJ