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La luce si dona liberamente, riempiendo tutto lo spazio disponibile. Non cerca nulla in cambio: si dà da per sé e non si risparmia mai.
Michael Straßfeld
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 8,16-18)
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Mi lascio ispirare
Contempliamo Gesù che istruisce le folle che lo seguono.
Nelle case dove manca la corrente elettrica è evidente che per fare luce servono candele o lampade a olio. Per questo motivo, quando c’è necessità di illuminare una stanza buia, occorre che la luce sia collocata in alto, almeno su un tavolo, perché tutto nella stanza possa essere illuminato e visibile. Se la lampada fosse collocata sotto il tavolo si consumerebbe l’olio inutilmente e la sua luce non servirebbe.
Questa immagine può essere molto efficace per la nostra vita. A volte possiamo trovarci a vivere situazioni, relazioni in cui siamo chiamati a diventare noi stessi luce, lampada per chi ci sta accanto: donare un po’ di chiarezza nel cammino di chi si trova nel buio, disperso e privo di visibilità.
Altre volte, invece, possiamo farci prendere da sentimenti di scoraggiamento, paura e può mancarci la forza di fare questo, allora ci nascondiamo, come la lampada sotto il tavolo, rimanendo nell’ombra, senza il coraggio di esporci. In questo modo non solamente la stanza si rabbuia, ma si affievolisce anche la fiamma della nostra lampada.
Chiediamo al Signore, oggi, la grazia di poter ricevere da lui la luce necessaria per le nostre vite e di poter, a nostra volta, donare un po’ di chiarezza laddove nelle vite di coloro che ci stanno accanto regna il buio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali situazioni e in che modo riesco a irradiare luce attorno a me?
In quali occasioni, invece, mi metto in disparte, nascondendomi come la lampada sotto il tavolo?
Che sentimenti mi abitano quando riesco a irradiare luce e quali, invece, quando mi metto in disparte, nascondendomi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Settembre
2023
Splendenti come luce!
commento di Lc 8,16-18, a cura di Sara Zaccarini