- Julien Dupré, Spigolatrici, 1880
Un tempo
la mia vita era facile. La terra
mi dava fiori frutta in abbondanza.
Or dissodo un terreno secco e duro.
La vanga
urta in pietre, in sterpaglia. Scavar devo
profondo, come chi cerca un tesoro.
Umberto Saba, Lavoro
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 12,13-21)
Uno della folla gli disse: “Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità”. Ma egli rispose: “O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?”. E disse loro: “Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede”. Poi disse loro una parabola: “La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse -: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio”.
Mi lascio ispirare
Dividere l’eredità: oggi viene messa in questione proprio l’operazione del dividere, del separare, del tagliare i ponti nelle relazioni. I due fratelli si contendono l’eredità, i loro beni materiali, i possedimenti: la divisione dell’eredità in realtà rimanda alla divisione della relazione tra loro, alla quale Gesù attribuisce il valore maggiore.
Gesù non è un divisore (lo è Satana!) ma rimanda a un piano di relazione più profondo di quello dei beni materiali: la vita dipende dalla qualità delle relazioni che instauriamo con Dio – arricchirsi presso Dio – e tra di noi fratelli – non chiudendoci nella nostra autarchia.
Riflettendo in questo senso l’eredità non può, quindi, essere divisa ma sarà data a tutti e tutta intera proprio a coloro che contribuiranno a far crescere le ricchezze che la compongono: relazioni positive e feconde; gesti di fraternità e di amore; ponti costruiti con laboriosità e fatica; sono queste le ricchezze che portiamo/porteremo presso Dio.
La ricchezza del Regno, dunque, non si accumula: piuttosto si mette in circolo, si condivide, si rischia, senza essere pienamente sicuri di ottenerne un guadagno immediato.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni ti è successo di chiedere al Signore di operare come “divisore”? Quando e su quali questioni? Cosa ne ricavi per il tuo cammino spirituale?
Quali sono le ricchezze sulle quali tendi a ripiegarti, fino a rischiare di chiuderti in te stesso/a?
In che modo vivi il desiderio di “arricchirti presso Dio”? Come lo realizzi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Ottobre
2022
Il rischio delle relazioni
commento di Lc 12,13-21, a cura di Andrea Piccolo SJ