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Amico mio, devi essere felice perché il nuovo mondo sta per arrivare
e non c’è taglio, non c’è cicatrice che questa passione non possa curare.
Måneskin, L’altra dimensione
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 15,9-17)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Mi lascio ispirare
Svegliarsi una mattina con la consapevolezza che, nonostante la pioggia intorno e il grigio dell’incertezza che abita la vita in questo tempo, l’amicizia, l’amore per e degli amici c’è. Svegliarsi la mattina e sapere di essere parte di un solo corpo, di una comunità, di una famiglia. Svegliarsi col sorriso perché, nonostante tutte le difficoltà che la vita mi sta presentando, la luce dell’amore dei fratelli e delle sorelle è qui con me, nel mio cuore e illumina tutto.
Cosa può esserci di più bello? Essere amici in Cristo, sua comunità chiamata a fare festa, chiamata alla gioia e a viverla appieno, con la leggerezza gioiosa e vivace che la certezza dell’amore comporta.
Signore, ti chiedo la grazia di non dimenticare mai questi volti, questi sorrisi, la luce gioiosa degli amici che mi doni e che rendono la mia vita una gioia senza fine.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Penso alla mia comunità, ai miei amici. Quali volti compaiono nella mia testa e nel mio cuore?
Quale desiderio e quale ferita dei miei amici metto nelle mani di Dio perché possa trasformarsi in gioia per loro?
In quale occasione ho dato la vita per gli amici?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Maggio
2022
La gioia della vita
commento di Gv 15,9-17, a cura di Martina Pampagnin