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Il vero amore è come una finestra illuminata in una notte buia. Il vero amore è una quiete accesa.
Giuseppe Ungaretti
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 8,12-20)
In quel tempo, Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.
Mi lascio ispirare
Mostrare di non essere mai solo è una delle cose più preziose che Gesù ci abbia trasmesso. La sua assoluta sicurezza del fatto che il padre lo guardi, lo guidi e gli sia sempre testimone è uno dei doni che offre a chiunque lo segua.
Conoscendo lui, conosciamo il Padre, un padre buono, che si prende cura dei suoi figli, un padre luminoso che ispira un amore devoto. Un padre che diventa punto di riferimento: con lui che illumina la via sappiamo da dove veniamo, quanto siamo stati amati, quanto saremo sempre amati dovunque andiamo.
È questa la sicurezza di uno che non cammina nelle tenebre: sta seguendo una persona dai passi decisi, verso un destino inconoscibile ma luminoso.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che occasione ho avuto la sicurezza che il Signore mi appoggiasse nelle mie scelte?
Da dove vengo e dove sto andando?
Cosa rispondo alla domanda “dov’è tuo padre”?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Aprile
2022
Verso un destino luminoso
commento di Gv 8,12-20, a cura di Gloria Ruvolo