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Se non ti tengo,
avvolgi le dita di luce,
fai il pugno,
tu resta.
Chandra Livia Candiani
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 15,9-11)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
Mi lascio ispirare
Come. Ad amare si impara con il “come”. È un alfabeto pratico che riceviamo dai gesti, dalle cure e attenzioni che altri ci hanno rivolto fin dal primo vagito. Serve una prolungata passività dell’amore per passare all’attivo del “come”. Senza qualcuno che ci abbia amato è difficile. E Gesù ci ama, si fa propaggine del Padre, con il linguaggio semplice dell’amore familiare e il gesto eterno, quello dell’abbraccio, fissato sulla croce. Lo fa per tutti, Gesù, ma in special modo per chi è stato amato di meno, affinché ciascuno – nessuno escluso – possa passare all’attivo dell’amore.
Resta. Il cuore di Gesù è per la sosta. Ombra in una cocente estate o calda coperta per boreali inverni, è lì, spazio fisso per spiriti inquieti. Dove trovarlo? Obbedendo all’amore – sintesi di tutti i comandamenti – ne tracciamo la direzione. E poi resta, ferma ogni camminare, parlare e cedi alla tenerezza del riposo.
Gioia. Pietra di luce e stupore insieme, è più un inciampo che calcolata risposta. È la resurrezione il motore della gioia. Non ci è dato sapere quando ci sentiremo immessi dentro la gioia di Cristo, ma se avviene non ce lo scordiamo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Chi mi ha trasmesso il “come” dell’amore?
In quali occasioni mi prendo del tempo per sostare, riposare con Gesù?
Qual è la mia esperienza della gioia?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
6
Maggio
2021
Resta
commento di Gv 15,9-11, a cura di Giuseppe Amalfa SJ