Ph. Martina Pampagnin -
Dimmi, anima mia, il segreto dell’amante,
il segreto che ti lega a me.
Giuni Russo, La sposa
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 26,14-25)
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».
Mi lascio ispirare
Oggi è mercoledì santo, ormai la porta si apre sul triduo pasquale e la liturgia ci costringe a guardare una scena non proprio bella per noi.
Siamo arrivati! Il tempo è compiuto, quello che Gesù aspettava e che un po’ anche temeva si va compiendo con determinazione e con una sua terribile prevedibilità!
Il Signore sa a cosa va incontro e non perché sia tutto già scritto da qualche parte, ma perché così “funziona” l’essere umano e soprattutto perché così “funziona” l’amore del Signore per noi.
Il vangelo ci mostra da un lato il precipitare nelle tenebre del cuore dell’uomo (Giuda) fino a vendere per soldi il suo amico più caro e contemporaneamente i preparativi del dono gratuito del corpo e sangue di Gesù a noi nell’Ultima Cena pasquale. Dentro il buio più nero risplende la luce della fedeltà di Dio: il vero motore della storia, anche della storia di Giuda. Ci scandalizza il tradimento dell’amico? Mah, forse dovrebbe scandalizzarci ancora di più l’ostinata “fedeltà amante” di Gesù per Giuda e, con lui, per noi.
In tutto questo fallimento, c’è la cura, l’attenzione di Gesù per i suoi e, in special modo, per Giuda… Noi tradiamo e abbandoniamo, lui non solo rimane fedele alla sua promessa, ma raddoppia le sue attenzioni per noi!
Le dure parole di Gesù non sono una maledizione, ma il nuovo tentativo di offrire a Giuda la possibilità di prendere coscienza del dono che sta rifiutando!
Gesù si mostra ostinato nell’amare. Non è una condanna, ma l’estremo, profondo grido dell’amante all’amato.
Che io non sia indifferente e sordo a tanto dono!
Buona Pasqua a tutti!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando mi sono sentito amato con ostinazione?
In quale occasione mi è capitato di tradire?
In quale luogo della mia vita riconosco la fedeltà dell’amore del Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
31
Marzo
2021
Fedeltà amante
commento di Mt 26,14-25, a cura di Stefano Titta SJ