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L’apparizione di questi volti nella folla: petali su un ramo umido e scuro.
Ezra Pound
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 6,30-34)
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Mi lascio ispirare
Riposatevi. Gesù accoglie i suoi discepoli che ritornano dalla loro spedizione missionaria. Posso immaginare l’entusiasmo di questi racconti e la gioia di Gesù nel veder crescere la buona notizia. Egli propone loro un tempo di riposo, attenzione saggia per far decantare il vissuto e dare sollievo al corpo. In un orizzonte ideale il fare si alimenta col riposare.
Molti li videro. La scena ricorda quella di personaggi famosi inseguiti dai fan: c’è un evidente successo apostolico attorno al gruppo, compresi i rischi che questo comporta. Tuttavia, ciò che pulisce gli eventuali rischi è la qualità dei seguitori: una moltitudine bisognosa, mossa da fame, malattia, che disperata cerca chi può tirarla fuori dal suo fango. Posso provare a sentire ciò che vivono questi molti․․․
Sceso dalla barca. Il riposo non si dà. Un Gesù toccato, mosso a compassione, abbandona i suoi piani e si dà alla folla. Non si parla più neanche dei discepoli che sembrano usciti di scena. Ma sono lì, tra la barca e la riva. Cosa proveranno? Qualcuno borbotta: “ci dovevamo riposare․․․”; altri seguiranno il maestro controvoglia, altri con più voglia; alcuni capiscono altri si perdono nel mistero dell’imprevisto. Con i discepoli, e il loro sentire, anch’io posso sperimentare un reale seguimento di Gesù dove l’ideale deve fare spazio all’assoluto del volto, quello del fratello che chiama.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che modo riesco a trovare un sano equilibrio tra lavoro e riposo?
Cosa provo a immaginare una folla che invade il “luogo del mio riposo”?
Cosa mi suscita il cambio di programma che Gesù ha introdotto?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
6
Febbraio
2021
Non dovevamo riposare?
commento di Mc 6,30-34, a cura di Giuseppe Amalfa SJ