Photo by NeONBRAND on Unsplash -
La libertà è uno stato di grazia e si è liberi solo mentre si lotta per conquistarla.
Luis Sepúlveda
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 1,21-28)
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli, infatti, insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Mi lascio ispirare
La Parola del Signore non è una parola qualunque. È una Parola con la “P” maiuscola, che non ci lascia come prima dopo averla ascoltata. Una Parola di vita, che ha autorità, poiché è capace di dire una verità profonda, che ci illumina. A ognuno il Signore ha qualcosa di profondamente vero da comunicare se lo si ascolta con il cuore aperto e disponibile.
Proprio perché è Parola di verità e di vita, la Parola del Signore è una parola capace di liberarci. Oggi vediamo Gesù che caccia un demonio. In questa azione di Gesù vediamo la capacità della Parola del Signore di liberare dal male. Noi crediamo in un Signore capace di liberarci del male e, non a caso, nel Padre nostro l’ultima invocazione è: “liberaci dal male”. Possiamo, come cristiani, testimoniare che il Signore è il Signore della vita, perché facciamo davvero esperienza di una liberazione.
Facciamo esperienza di un Dio che con il suo Spirito ci fa uscire dai nostri sepolcri per condurci alla vita. E questo perché crediamo in un Signore Risorto, che ha vinto la morte e il peccato. Sappiamo che l’Amore e la misericordia di Dio vince il nostro peccato e le situazioni di male. Non significa che il male scompare, ma significa che nella nostra vita entra Qualcuno che è più grande di questo male, e ne sperimentiamo l’azione. In lui possiamo essere liberi da questo male che non ha più l’ultima parola e il potere definitivo.
Sta a noi chiedere con forza, nella preghiera, questa liberazione. Chiedergli di entrare nelle situazioni oscure della nostra vita, non da soli, ma con lui, per sperimentare la forza liberatrice della sua Parola. È una grazia da chiedere ogni giorno, perché la realtà è che senza la presenza e la relazione con il Signore siamo nelle tenebre. Le nostre sole forze non sono sufficienti. E facendo questa esperienza possiamo testimoniarla ad altri, per fare anche a loro incontrare questo Dio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni ho fatto esperienza del Signore come Qualcuno capace di liberarmi dal male?
In che modo chiedo questa libertà nella preghiera quotidiana?
Quali persone mi hanno accompagnato a incontrare il Signore nella mia vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
12
Gennaio
2021
Una Parola di verità e libertà
commento di Mc 1,21-28, a cura di Daniele Ferron