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Anche la persona più piccola può cambiare il corso del futuro.
J.R.R. Tolkien, Il Signore degli anelli
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 1,46-55)
In quel tempo, Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Mi lascio ispirare
Che esplosione di gioia, Maria, con queste parole! Ciò che impressiona di lei è il contrasto tra l’umile condizione umana, la cui consapevolezza è origine del suo “sì” a Dio, e la grandezza per la grazia datagli dall’alto. Il Magnificat è allora un exploit di lode armoniosa, la gioia del cuore che spacca le pietre dei nostri sepolcri interiori perché ne esca la vita, il trionfo spirituale dei piccoli e la realizzazione delle speranze, perché Maria apre bene gli occhi sulla realtà e il suo sguardo è pieno della presenza di Dio in tutte gli eventi. Maria semplicemente vede e contempla Dio all’opera; questo atteggiamento la porta a vincere la paura di un futuro che non può controllare e prevedere, a superare il dolore per le prove che dovrà attraversare.
Ed è riconoscente nel fare memoria delle grandezze compiute dal Signore della storia. Loda per ciò che è stato e non solo, Maria è riconoscente per ciò che è oggi: il Signore che si fa presenza con la promessa di esserle accanto fino alla fine, con la promessa di salvezza per il mondo intero. Allora le parole della Madonna sono un inno alla gioia perché piene di speranza: se Dio c’è stato e c’è, come potrà spaventarci il domani? Il futuro è il tempo delle promesse di Dio; nel presente assaporiamo la sua Presenza!
Spronaci, Maria, a cantare in coro questa lode di gioia che esprime la pienezza della vita. Aiutaci a credere nel progetto di salvezza di Dio Amore. Insegnaci a sperare l’invisibile che è pienezza nell’oggi che viviamo, insegnaci a riconoscerci poveri, creature fragili e abbandonate nelle mani del Creatore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale luogo della mia vita riesco a vedere, come Maria, i doni ricevuti e a ringraziare per essi?
Come vivo in relazione al tempo futuro?
Per cosa posso cantare e danzare il Signore, oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
22
Dicembre
2020
Un inno alla gioia
commento di Lc 1,46-55, a cura di Ilaria De Lillo