Foto: @amyjoyhumphries -
È come nella vasca di Archimede, dove l’immersione di certi corpi provoca inevitabilmente spinte e cambiamenti di livelli.
Piero Angela
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 1,1-8)
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Mi lascio ispirare
Inizio. Nell’inizio c’è l’uomo Gesù, il Cristo unto per il trono della croce, il Figlio dei cieli, l’eternità che entra nella storia. Quanta densità in poche parole, spessa ouverture di tutta la redenzione: il desiderio di salvezza che il Signore ha per l’umanità. Inizia il vangelo, dove ogni volto è buona notizia.
Giovanni. Parola selvatica, spreco d’acqua nel deserto per battezzare i peccatori. Giovanni lava lo sporco della fatica, lava la polvere dall’immagine di Dio, dalle membra di Dio che sono le sue genti. Giovanni, profeta in ginocchio che fa spazio a Dio.
Dopo di me. Ecco viene Dio per immergerci in lui, viene a lavare di santo il mondo, a unire il suo Spirito al tuo, viene l’orizzonte dove far convergere ogni sentiero. Viene il Signore Gesù e battezza la storia nell’eterno della vita!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa c’è nel mio inizio? Chi riesco a vedere? In che modo mi sento inserito/a nell’orizzonte di Dio?
Cosa dicono i gesti di Giovanni alle mie relazioni? Posso fare memoria di qualcuno che mi ha lavato?
Attendo la venuta di Dio? In che modo, con quale attitudine?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
6
Dicembre
2020
Immersi in Dio
commento di Mc 1,1-8, a cura di Giuseppe Amalfa SJ