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La comunicazione parte non dalla bocca che parla,
ma dall’orecchio che ascolta.
Anonimo
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 11,27-28)
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Mi lascio ispirare
L’esclamazione, quasi un grido, di una donna tra la folla rimanda a quella di Elisabetta nei confronti di Maria: «Benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo seno». Ma Elisabetta aveva aggiunto anche il motivo ultimo di questa beatitudine: «Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore».
E Gesù riprende questa motivazione, rispondendo: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». La grazia e la grandezza di Maria non scaturiscono dalla sua maternità fisica, ma dall’adempimento della volontà di Dio. La sua beatitudine consiste nell’aver ascoltato e accolto la sua parola con il cuore e la mente e soprattutto di averla messa in pratica.
La parola è la volontà di Dio che le chiede di prendere un posto accanto al figlio, nonostante che lei non ne colga sempre tutta la portata e le conseguenze. Ma questo posto accanto a Gesù è disponibile a tutti: dipende solo dalla capacità di ascolto e di accoglienza della parola di Dio e dal metterla in pratica.
La vera beatitudine è Gesù. Egli, Parola eterna del Padre, fatta carne nell’obbedienza, s’incarna in quanti l’accolgono.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale grido lancio oggi al Signore?
In che cosa si concretizza il mio ascolto della Sua Parola?
Quando l’accolgo nella mia vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Ottobre
2020
Ciò che conta davvero
commento di Lc 11,27-28, a cura di Lorena Armiento s.a.