- Ph. Andreas Wagner
Ciò che rende utile la corda, e le consente di svolgere innumerevoli lavori, è il nodo […]. Nel nodo la corda vive, lavora e comunica.
Giuseppe Di Napoli
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 18,15-20)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Mi lascio ispirare
Se… per cinque volte oggi il “se” introduce possibili soluzioni a un conflitto: un fratello che commette una colpa contro un altro. Io posso occupare il posto di entrambi: il colpevole o l’innocente. Colpevole e innocente sono solo le possibilità estreme in cui si dà un conflitto, con infinite possibilità intermedie, tuttavia si daranno dei casi in cui mi troverò a occupare una di queste posizioni limite. Se ci penso, non farò fatica a trovarli.
Questo “se”, ostinatamente ripetuto, racconta di un Signore che con me ci vuole provare, non una ma ripetute volte. Racconta di un Signore che vuole ricucire, rattoppare una è più volte le tele sgualcite delle mie relazioni. Racconta di una pace faticosa, da provare e riprovare, sempre in divenire, perché la pace non è assenza di conflitti ma il modo in cui li abito. Racconta la vita di una comunità che esercita l’arte del consiglio, che fa intervenire altri fratelli a distendere i nervi tesi di un isolato duello.
Nodi. Le mie relazioni – i miei legami – “terrestri” sono immagine di quelle “celesti”. Se l’uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio lo sono anche i suoi legami. Legare e sciogliere è questione di prospettive: ci sono legami che riflettono l’unione tra Dio e l’uomo e altri che ne intaccano la libertà… come c’è lo slegarsi che esprime libertà e quello che benedice la cultura dell’odio e della separazione. L’immagine del nodo include entrambe le possibilità, legare e sciogliere, da attuare con sapienza quando è necessario. Il nodo può allungare o accorcia la corda: può aiutare la risalita dall’abisso fornendomi un appiglio, o includere quei centimetri in più che sembravano mancare alla salvezza.
Riuniti. La comunità – i due o tre riuniti nel suo nome – è spazio che apre a Dio, è lì che Lui si manifesta anche nei conflitti e nei nodi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale luogo della mia vita avrei bisogno di dare al Signore la possibilità di stare nei miei conflitti?
Quando ho fatto esperienza di “nodi vitali” negativi e positivi allo stesso tempo?
Come vivo la relazione con la comunità cristiana?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
6
Settembre
2020
Questione di nodi
commento di Mt 18,15-20, a cura di Giuseppe Amalfa SJ