Ph. Josep Ma. Rosell, I wanna hold your hand on Flickr. -
Cold, cold water surrounds me now
and all I’ve got is your hand.
Lord, can you hear me now
or am I lost?
Fredda, fredda acqua mi circonda ora
e tutto quello che ho è la tua mano.
Signore, mi senti ora
o sono perduto?
Damien Rice, Cold water
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 14,22-36)
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!». Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.
Mi lascio ispirare
Ti corro incontro, senza pensare ad altro che alle tue braccia aperte che mi attendono, grande gioia, grande promessa. Tu sei lì – e con te ogni desiderio esaudito, ogni timore sedato, ogni dubbio sciolto. Sei lì e mi basta camminare per raggiungerti. Quasi non mi sembra vero di essere a così pochi passi dalla pienezza, quasi non riesco a credere che compiere meraviglie nel tuo nome sia così semplice. Quasi non mi sembra vero.
Non mi sembra vero.
Perché ho paura, il mio passo non è saldo, le onde si alzano e sembrano coprirti; i miei occhi non sanno più riconoscerti. La mia fede nelle tue promesse vacilla, perché non ne sono degno. Non sono capace di compiere meraviglie io, Signore. Nemmeno nel tuo nome. Quale follia mi aveva convinto del contrario? Quale incauta eccitazione mi ha spinto a calcare questi passi in cui non credo, questi movimenti di cui non sono capace…
Ma, nel momento esatto in cui mi sento perduto, mi ritorni nel cuore. Tu sei lì – ed è a te che chiedo aiuto: salvami! E sempre la tua mano è pronta, ferma nel tenere la mia. Ora sono al sicuro, ora ti vedo, ora riconosco la tua forza per me, la tua forza in me. Io so compiere questi passi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale vento ha rischiato di farmi dimenticare del Signore?
Quando mi sono sentito sollevato dalla sua mano e accompagnato?
Quale desiderio ti affido oggi, nella piena speranza di essere esaudito?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
3
Agosto
2020
Quasi non sembra vero
commento di Mt 14,22-36, a cura di Verena M.