Ph. from Flickr. Blind fields, Edina Miskei blindfolded in Novi Sad by Danijel Šivinjski. particolare. -
È vero che l’ignoto è il bisogno maggiore dell’intelletto, anche se, per questo, nessuno pensa di ringraziare Dio.
Emily Dickinson
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 8,23-27)
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva. Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».
Mi lascio ispirare
Per la via che percorriamo nella vita, seguire, giorno per giorno, la verità che portiamo dentro è un atto di fiducia nello “sconosciuto”.
La verità è qualcosa che noi non possiamo possedere per intero, eppure fa parte di noi e spesso è assopita nel nostro quotidiano; nel momento un cui scegliamo di seguire l’autenticità che dimora nella nostra persona, tutto ciò che popola la nostra vita è sconvolto: le relazioni mutano, i desideri si confondono, le prospettive si annebbiano e ci sentiamo perduti.
Gesù ci invita ad una professione di fede nell’“ignoto”, a venire fuori con tutte le nostre paure; lasciando che la verità riposi in noi, che sia solo questa a risuonare, l’autenticità e il coraggio guideranno le nostre scelte e la libertà di cuore darà nuovo ordine e calma alla nostra vita.
I venti del pensiero e il mare delle emozioni infatti pregano in noi per essere in un equilibrio sconosciuto: obbediranno sempre e solo a quella verità che ci abita e che pretende di essere riconosciuta attraverso la speranza e la fiducia e, così, l’amore e la cura saranno quei tratti del volto di Dio che è con noi e che niente fa andare perduto.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione mi sono affidato allo “sconosciuto”?
Quando ho ritrovato in me un germe di verità?
In quale luogo della mia vita chiedo fiducia per fare un passo verso l’ignoto?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
30
Giugno
2020
Un atto di fiducia
commento di Mt 8,23-27, a cura di Mounira Abdelhamid Serra