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Che cos’è un passo? È il possibile di fronte al tutto.
Gian Maria Polidoro
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11,11-15)
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».
Mi lascio ispirare
Gesù cita Giovanni il Battista non ha fatto altro che preparare Israele per la venuta del Signore. Giovanni è in un certo senso il punto d’arrivo di questo cammino verso Gesù messo in atto dagli antichi profeti: infatti è l’ultimo profeta, colui che viene immediatamente prima di Gesù. È perfetto emblema di coloro che annunciano Gesù, lo additano e si fanno da parte per lasciare che gli altri lo possano incontrare.
Ciascuno di noi, quando annuncia il Vangelo, dovrebbe aver presente che il centro dell’annuncio della Buona Notizia è proprio l’incontro col Signore. Cosa quanto mai faticosa, perché spesso siamo portati a pensare di dover essere noi a fare qualcosa, di dover salvare gli altri. Invece il mondo, e noi per primi, siamo già stati salvati in modo del tutto gratuito e siamo, nella maniera più semplice, chiamati a darne testimonianza. Il resto lo fa il Signore. E questo è, in fondo, l’atteggiamento di Giovanni il Battista, ben consapevole di tutto ciò.
Successivamente Gesù usa un’antitesi: il più piccolo è più grande di Giovanni il Battista. Cosa significa? Forse il Signore non vuole sminuire il profeta, ma soltanto dire che nel Regno dei Cieli il criterio di grandezza è un altro: grande è colui che ama il prossimo, che vive lo spirito delle beatitudini, colui che è mite, misericordioso, non giudica e lotta per la giustizia. Una logica ribaltata rispetto al mondo, che vuole che vinca il più forte. Sembra quasi che i cristiani siano dei deboli.
Ebbene, Gesù ribadisce che in realtà tutto questo non è debolezza: richiede coraggio, forza e decisione, e perché no, una certa violenza. Impadronirsi del Regno dei cieli è per chi desidera aderire alla sua logica senza paura né timidezza. Per chi ha orecchi per ascoltare, orecchi del cuore che sanno vedere la presenza di Dio e i vari Giovanni Battista che lo indicano. Un buono spunto per il cammino d’Avvento.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Chi sono i Giovanni Battista della mia vita?
Mi è capitato di annunciare il Vangelo ad altri, portandoli ad incontrare il Signore?
In quale modo sto sfruttando il tempo di Avvento per affinare gli orecchi del mio cuore e vedere segni della presenza di Dio nella mia vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
12
Dicembre
2019
Salvati gratis
commento di Mt 11,11-15, a cura di Daniele Ferron