- Ph. Verena M.
Perché sempre “non ora”? I fiori in primavera forse dicono “non ora”?
Norman Douglas
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 17, 26-37)
Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata”. Allora gli chiesero: “Dove, Signore?”. Ed egli disse loro: “Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi”
Mi lascio ispirare
Ma quando giunge questo Regno di Dio? Come giunge? Cosa capita? Le nostre idee al riguardo, come del resto quelle dei farisei che stavano ascoltando Gesù, sono sempre un po’ distorte dall’idea che debba essere un evento speciale, una situazione particolare, con segni e accadimenti memorabili, per non dire anche spaventosi.
E Gesù invece invita molto più realisticamente a saperlo riconoscere e accogliere nella vita quotidiana. Certo, gli esempi che cita sembrano far intendere che qualcosa debba accadere. Ma va sottolineato che quel che forse attendiamo (magari con malcelato timore) con potenza, in realtà è una presenza, un evento che si sta sviluppando, svelando, fin da ora.
Il Regno di Dio è la presenza del Signore Gesù nella nostra vita, che quindi ha bisogno di essere ristrutturata anche attraverso le scelte di ciò che a quel Regno porta, e le rinunce di ciò che ad esso si oppone. Il linguaggio di Gesù può incutere timore, ma è perché si prenda consapevolezza che la scelta per il Regno non è qualcosa di indifferente, di innocuo, ma ne va della pienezza di vita o della vita che si perde credendo di salvarla. E ancora una volta, i criteri mondani si contrappongono a quelli del Regno. Cosa scegliamo?
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che tipo di aspettative ho sul Regno dei cieli?
Quando mi è sembrato di trovare Dio nella mia quotidianità?
Di quale luogo della mia vita vorrei che il Signore facesse il suo regno?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
15
Novembre
2019
Cosa scegliamo oggi?
commento di Lc 17, 26-37, a cura di Lino Dan SJ