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Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio… Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.
Haruki Murakami
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 16,29-33)
In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!»
Mi lascio ispirare
Nei momenti fondamentali della nostra vita, ci sentiamo spesso soli e impreparati. Questa solitudine è particolarmente evidente nel momento della sofferenza. Nonostante la vicinanza delle persone care, ci sono prove che solo noi possiamo affrontare, decisioni che solo noi possiamo prendere.
Si avvicina l’ora del Getsemani e Gesù annuncia la propria Passione. La Sua umanità attraverserà gli stessi sentimenti di solitudine e sgomento che attraversano il nostro animo.
Eppure, nell’annunciare questo passaggio, Egli ci rassicura e ci incoraggia. Il Padre sarà con Lui e il mondo sarà vinto. Dio si è fatto uomo per affrontare con noi questa sofferenza ed abitarla.
Dalla croce il Signore ci abbraccia, ci strappa dalla a morte e ci conduce per mano verso una vita rinnovata. Il coraggio del cristiano non è dato dalla fiducia nelle proprie capacità, ma dall’aver vissuto questa esperienza di salvezza!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale fatica e sofferenza vuoi affidare al Signore?
Che significato attribuisci al termine “vittoria”?
In quale momento hai sperimentato la salvezza che viene dal Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
3
Giugno
2019
Coraggio!
commento di Gv 16,29-33, a cura di Maria Pia S.