Che cosa è il Regno dei cieli? È il modo in cui Dio esercita la sua sovranità: l'amore realizzato nella giustizia in e da chiunque sia pronto a viverlo nella propria vita.
Ernesto Borghi
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 17, 20-25)
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Mi lascio ispirare
Vai a capire il come, il dove, il quando del regno di Dio… E chi ascolta questo Gesù che continuamente ne parla, vuole sapere, vuole “com-prendere”. Per non lasciarsi sorprendere, per poter – forse – prepararsi per tempo. E invece la risposta di Gesù è come al solito spiazzante. Niente grandi segni, niente eventi strabilianti che colpiscano. E fin qui, forse, noi come i suoi ascoltatori di allora, potremmo anche ormai essere abituati ai suoi criteri.
Ciò che veramente spiazza è l’affermazione che “il Regno di Dio è in mezzo a voi”. Cosa vorrà mai dire questo Gesù? Il Regno di Dio non è qualcosa di fisico, ma una presenza, anzi “la” presenza di Gesù, la sua modalità di rapportarsi con il male, con la mancanza.
Inutile cercare di capire in astratto quando (e forse cosa) è il regno di Dio. Meglio guardare e seguire colui che ne è la realizzazione e che chiama a fare rivivere questo regno proprio nelle relazioni che vengono sanate. Forse anche per noi, oggi, far “apparire” il regno di Dio vuol proprio dire vivere da suoi discepoli verso il mondo che ci circonda.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Dove ti senti chiamato a portare Dio, oggi?
Quando ti è sembrato di vivere già nel regno di Dio, esattamente dov’eri?
Cosa ti impedisce di sentire come regno di Dio la tua quotidianità?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
15
Novembre
2018
Com-prendere oggi il regno di Dio
commento di Lc 17, 20-25, a cura di Lino Dan SJ