La felicità più grande della mia vita l’ho provata quando la nostra figlia maggiore, imparò a camminare. (…) Io la vidi per primo, un secondo dopo mi vide anche lei e, con gli occhi spalancati e il più velocemente possibile, si mosse verso di me. Nei secondi che le ci vollero a raggiungermi e finché non mi si gettò al collo, l’unica cosa che sentii fu un amore smisurato. Lo stesso amore era in lei e in me.
E. Kragge
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 10,13-16)
In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.
Mi lascio ispirare
Il bambino è ricettore di tutto e riceve tutto, anche se stesso, come dono di amore. La fede è dire sì alla propria identità di figli.
Ora, uno diventa adulto, quando diventa un bimbo svezzato secondo il Salmo 131: cioè quando cerca non il rapporto con la madre, con la realtà per prendere e trattenere, ma quando vive nell’atteggiamento dell’abbandono, della fiducia di essere accolto, allora diventa adulto.
Se uno non è un bimbo abbandonato nelle braccia di sua madre e suo padre, non può mai diventare adulto.
Siamo invitati a diventare bambini, non infanti. Capaci di accogliere, perché solo così sapremo accogliere anche noi. Amati da Dio sapremo amare come Dio, a sua immagine e somiglianza. Beati.
Possiamo scegliere di chi fidarci, a chi abbandonarci: scegli chi non ti ha mai ferito e se a volte ti ha punzecchiato lo ha fatto per un tuo maggior bene … fidati delle parole e dell’amore di Gesù, dell’unico volto che lui ci dona di Dio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa cerchi, pretendi dagli altri, dalle situazioni che ti coinvolgono in questo momento?
Puoi scegliere di chi fidarti. Di chi ti stai fidando, consapevolmente o anche inconsapevolmente?
Pensi di aver ancora paura di fidarti di Gesù, unico volto di Dio? Prova a compiere un passo di fiducia (confida a Lui quello che vivi) ulteriore in questa relazione con Lui.
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
26
Maggio
2018
Adulti come i bambini!
commento di Mc 10,13-16, a cura di Loris Piorar SJ