Dammi occhi nuovi,
dammi ali di libertà,
dammi trasparenza di vita,
dammi tenerezza e audacia
e attenderò con te,
nella speranza,
il nuovo Giorno.
D. Ghidotti
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 15,26-16,4)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».
Mi lascio ispirare
Nel desiderio di testimoniare Gesù ed il suo modo d’amare, il discepolo si troverà di fronte a diverse ostilità: da una parte l’odio del mondo (tutte quelle realtà che vivono nella logica dell’apparire, potere ed avere), e dall’altra le persecuzioni religiose (tutte le strutture religiose che con argomenti “religiosi”, “buoni” vivono anch’esse di apparenza, potere e possesso).
Nessuna meraviglia, le ha vissute Gesù, le vivrà anche il discepolo se desidera testimoniare Lui! Dunque, nessuna ragione per scandalizzarsi, né per impaurirsi, né per gridare, ma, anzi, l’incomprensione è un segno dell’appartenenza al Cristo.
Al centro della storia e dell’ultimo messaggio di Gesù c’è però la consolante promessa della testimonianza dello Spirito. Il mondo e la sinagoga accusano Gesù ed accuseranno il discepolo; ma è e sarà presente lo Spirito; l’avvocato difensore (così il senso di «Paraclito») che difende, testimoniando la sua verità.
Ma in che modo lo Spirito svolge la sua testimonianza? Di fronte all’ostilità del “mondo” e della “sinagoga”, alla sua potenza e alle sue apparenti ragioni, i discepoli saranno esposti al dubbio, allo scandalo, allo scoraggiamento.
Lo Spirito, dentro di loro, li aiuterà, spiegherà loro la bellezza ed il privilegio di essere discepoli; se docili, potrà dare loro forza, pazienza, coraggio. Questa sarà la grande testimonianza dello Spirito, che diventerà la loro grande testimonianza.
Per i discepoli si tratterà, dunque, in questa situazione, di non sorprendersi delle persecuzioni, ma in esse, prevedibili e probanti, lasciarsi modellare dallo Spirito, da quel movimento interiore, presente ed invisibile, simile ad un vento, che dà la possibilità di entrare nella storia con un altro spirito, con un altro sguardo… Alza gli occhi, apri cuore e polmoni e lascia entrare il vento dello Spirito!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ti capita in questo momento della tua vita di sentirti ostacolato da situazioni e persone che ti allontanano da una logica di amore donato e spezzato? Riconoscile.
Queste logiche abitano anche dentro di te?
Puoi agire su di esse e non lasciare, così, che siano esse, in maniera nascosta, ad agire su dite!
Cosa ti impedisce, oggi, di lasciar entrare il vento dello Spirito?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
7
Maggio
2018
Vento di libertà!
commento di Gv 15,26-16,4, a cura di Loris Piorar SJ