Doveva insegnarle a pensare all'amore come a uno stato di grazia che non era un mezzo per nulla, bensì un'origine e un fine in sé.
Gabriel García Márquez
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 12,28b-34)
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Mi lascio ispirare
Il mio amore non è che l’amore del Signore che mi attraversa, che si serve di me per arrivare a chi ho accanto. Mi rendo puro strumento, nella più grande libertà: privo di ostacoli, l’amore fluisce e tocca i cuori, prima il mio, poi quello di chi incontro.
Ascolto in me la voce di Dio, lascio che mi abiti e che diriga i miei passi. Nel nome dell’amore riscopro la mia dignità di creatura amata e insieme capace d’amore. Fuori da ogni logica, fuori da ogni calcolo, al di là di ogni possibile senso il mio cuore riconosce e ubbidisce alla voce di Dio.
Allora col cuore riscopro la mia intelligenza e la mia forza e le metto al servizio di un Dio che mi ha chiamato a testimoniare lo splendore della mia storia d’amore con lui.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando mi sono sentito attraversato dall’amore di Dio?
In che circostanza mi sento chiamato a testimoniare l’amore del Signore per me?
Cosa mi ha bloccato, l’ultima volta che non mi sono sentito strumento d’amore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
9
Marzo
2018
Una lunga storia d’amore
commento di Mc 12,28b-34, a cura di Verena M.