Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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In quel tempo, Gesù disse alla folla: «A chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:
Mi lascio ispirare
Puoi ballare con chiunque ti strizzi l’occhio,
ma non dimenticarti di chi ti riaccompagna a casa:serba per me l’ultimo ballo.
The Drifters
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «A chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: ha un demonio!
È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere».
Mt 11, 16 – 19
La nostra vita si snoda tra il suono della gioia e il lamento del lutto, in entrambe le trame ed è costante la chiamata del Signore ad accogliere la sua presenza nella nostra esistenza, in tutte le sue declinazioni.
Vogliamo entrare nella danza? O riusciamo ancora ad evitare il nostro coinvolgimento vero in questa storia di salvezza, giustificandoci, perché la chiesa, i credenti… non sono come dovrebbero?
Questo sguardo cinico e disincantato rischia di funzionare sempre. Ma la sapienza, quella vera, ci spinge ad accogliere proprio quel Dio incarnato in Gesù, con tutta la sua umanità, perché in lui tutta l’umanità è redenta. Anche io, anche tu: tutti lo siamo.
Il periodo che viviamo, l’attesa del Natale, appunto, può essere allora un tempo propizio per lasciarci coinvolgere in questa storia di passione, che vede proprio noi come oggetto dell’amore di Dio e che ci chiede di farci latori di questa buona notizia.
Suono e lamento, gioia e dolore: il Dio che si incarna in Gesù vuole entrare in tutto questo, e invita anche noi ad essere parte della sua opera di salvezza.
- Mi lascio invitare dal Signore?
- Che scuse oppongo ai suoi inviti?
- Cosa mi ricorda di cercare il Signore tanto nel dolore quanto nella gioia?
p. Lino Dan SJ
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
15
Dicembre
2017
15/12 – Voglio vederti danzare
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)