Un’originale lettura del Vangelo di Matteo che può aiutare il lettore a incontrare le dinamiche umane che si porta dentro. Per pregare o riflettere, ma anche per organizzare incontri o per preparare l’omelia domenicale.
Gaetano Piccolo, gesuita, insegna metafisica presso la Pontificia Università Gregoriana. Nella sua attività ha approfondito il tema dell’integrazione tra vita affettiva e vita spirituale, sia attraverso la riflessione che attraverso il ministero degli Esercizi spirituali. Dalla sua esperienza è nato il blog Rigantur mentes. Attraverso la sua personale esperienza spirituale, maturata anche con la lettura di sant’Agostino e un periodo di formazione in Sri Lanka, ha sviluppato un approccio alla Bibbia che prova a far emergere le dinamiche umane di ciascuno mediante l’incontro con la parola di Dio, affinché il cuore sia illuminato e guarito.
È secondo questo approccio che si presenta al lettore e al credente nel suo nuovo libro “Leggersi dentro. Con il Vangelo di Matteo”. Punto di partenza è la constatazione che non è facile leggersi dentro: spesso abbiamo paura di quello che possiamo incontrare. Eppure da sempre l’uomo è stato incuriosito dalla possibilità di viaggiare nel suo profondo. Riconoscere quello che ci abita interiormente è del resto il primo passo per crescere nella libertà, altrimenti rischiamo di essere navi in balia di venti che non riusciamo a gestire. Riflettendosi nella parola di Dio, il cuore umano può riconoscersi, senza il timore del giudizio, ma nella gioia della verità; il cristiano intraprende allora questo viaggio nella ri-conoscenza di sé, una conoscenza che è sempre anche gratitudine.
Il testo si presenta come una lettura continua del Vangelo di Matteo che possa aiutare il lettore a incontrare le dinamiche umane che si porta dentro. La parola di Dio acquista così la sua potenza profetica: fa da specchio affinché possiamo riconoscere in essa la nostra immagine. Il Vangelo di Matteo si rivolge a una comunità che vive forti tensioni: fra chiusura dentro i propri confini e spinta a uscire dalle proprie sicurezze, fra rigidità della tradizione e provocazione della novità, fra attesa di un cambiamento e mancanza di fiducia. Parla dunque a un’umanità in cui possiamo trovare anche noi uno spazio.
Scrive l’Autore nella premessa: “Davanti al testo biblico occorre rovesciare la prospettiva: non siamo noi a leggere il testo, ma è il testo che ci legge. La Bibbia è infatti il luogo dove è raccontata la buona notizia per noi, ascoltatori della parola di Dio nel tempo […]. L’unicità della Bibbia sta anche in questo esercizio di meta-lettura a cui siamo invitati: mentre leggiamo siamo letti. Possiamo vedere la nostra vita come in uno specchio, che pian piano diventa più chiaro”.
Il libro di Gaetano Piccolo si offre quindi come testo con cui pregare o riflettere, ma può essere anche un valido supporto per organizzare incontri di gruppo o per preparare l’omelia domenicale.