Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani FONDAMENTO: l’azione d’amore nasce e cresce nella relazione con Lui L’efficacia del servizio nasce dalla forza stessa dell’unione con Gesù. Silvano Fausti Gv 15,1-8 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vi …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
FONDAMENTO: l’azione d’amore nasce e cresce
nella relazione con Lui
L’efficacia del servizio nasce dalla forza stessa dell’unione con Gesù. Silvano Fausti
Gv 15,1-8
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
La nostra azione scaturisce da ciò che siamo: solo uniti al Figlio siamo figli e possiamo portare frutti di amore fraterno. È talmente importante dimorare in lui che, se non c’è, siamo rami secchi, già morti.
L’azione vera scaturisce dalla contemplazione: nasce da un cuore che conosce e ama. Se non si conosce, si sbaglia nel fare; se non si ama, non si ha la forza per fare.
Non dimorare in lui, vita di ciò che esiste, equivale a essere già morti. Ogni nostra attività è inconcludente, non dà vita, perché centrata su noi stessi che riceviamo e non fabbrichiamo vita.
Dimorare in lui significa che le sue parole dimorano in noi.
Non è sufficiente accettare Gesù come persona; bisogna accettare anche il suo messaggio, con tutte le sue parole. Accogliere una persona vuol dire anche accettare il suo mondo, la sua storia. Dimorare in lui, accettarlo e amarlo, significa avere il suo stesso modo di pensare e, quindi, di agire.
Da qui, al cuore della nostra vita, possiamo ripartire per vivere nell’amore ogni luogo che abitiamo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
6
Maggio
2015
06/05 #FONDAMENTO
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)