13/03 #TOTALITÀ

Mi lascio ispirare

a cura dei Gesuiti Italiani

TOTALITÀ: la misura dell’intimità con Dio

La misura dell’amore a Dio è la totalità, la misura dell’amore al prossimo è “come te stesso”. Bruno Maggioni

Mc 12, 28-34

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».

Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».

Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».

Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Il Signore nostro Dio è l’unico Signore.

Egli è il nostro unico Signore: unico nel suo genere! Possiamo quindi lasciare ogni altro piccolo dio che ci siamo creati: l’altro, l’immagine di me stessa, le mie idee, le mia paure, le cose che possiedo …

Egli è il nostro sposo, e come ogni buon sposo, non è divisibile con nessun altro. Nella relazione con Lui possiamo giocarci tutto, perché Lui, l’unico, si è giocato tutto!

Ed è il nostro Signore: se è vero che l’uomo appartiene a Dio, è anche vero che Dio appartiene all’uomo! Il Suo amore non ci vincola nella libertà: egli tiene seriamente in considerazione la nostra libertà.

Sarà nostro Dio anche nella misura in cui noi daremo il nostro assenso, libero, consapevole, responsabile.

Rete Loyola (Bologna)