Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo ()
È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama.” Fëdor Michajlovič Dostoevskij Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni h …
Mi lascio ispirare
È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama.”
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione». (Lc 11,1-4)
Il maestro in-segna… lascia cioè il suo segno: nessuno potrebbe far nulla se non lo avesse imparato grazie a un esempio. Provo a immaginare Gesù che prega? Cosa mi avrebbe incuriosito del suo stare davanti a Dio?
Gesù si pone davanti a Dio come figlio amato, ovvero come colui che conosce la sua origine. Con quella invocazione “Padre (Abba)”, Gesù spezza la concezione generale di preghiera: da vuoto rito e adempimento la rende relazione viva.
Solo in questa posa filiale si può ritrovare la dimensione del proprio essere, delinearne i tratti, affidarne i limiti.
La prima cosa che chiede Gesù rivolgendosi al Padre è la santificazione del Nome, riportando alla luce il desiderio originario di definirsi a partire dall’altro.
Gesù chiede poi che ogni inciampo e caduta siano occasione di crescita, grazie a una mano che rialza e che insegna ad aiutare gli altri a farlo, piuttosto che illudersi di dovercela fare da soli.
La portata dell’insegnamento di oggi è il cuore: solo la tenerezza, con la quale ci lasciamo toccare e accompagnare in preghiera, libera l’essere umano dall’inciampo, dalla sfiducia e dalla dipartita.
Qual è la relazione fondamentale che dice chi sono?
Come emerge questa relazione quando incontro le persone intorno a me?
COme custodisco questa relazione orign?
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
11
Ottobre
2017
11/10 – La relazione che mi definisce
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)