Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani INCOERENZA: chiedere agli altri quello che noi non vogliamo vivere L’amore deve manifestarsi con le azioni più che con le parole. Ignazio di Loyola Mt 23, 1-12 In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli di …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
INCOERENZA: chiedere agli altri quello che noi non vogliamo vivere
L’amore deve manifestarsi con le azioni più che con le parole. Ignazio di Loyola
Mt 23, 1-12
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Gesù con grande chiarezza invita a fermarci e ad osservare le nostre azioni e le nostre parole. Spesso capita che le nostre parole, i nostri insegnamenti, quello che davanti a tutti riteniamo importante, in realtà noi siamo i primi a non viverlo, a non metterlo in pratica. Si tratta di riconoscere questo atteggiamento e non acconsentire ad esso.
Si tratta di giocare la nostra vita su un’altra logica: quella del Vangelo.
In prima persona siamo innanzitutto chiamati a vivere ciò in cui crediamo, nella semplicità della quotidianità. Il Vangelo è testimonianza di ciò che si vive in prima persona.
Siamo tutti figli, ed in quanto figli, fratelli, invitati a camminare insieme lungo la via di Gesù.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
2
Marzo
2015
03/03 INCOERENZA
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)