Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani CAMMINARE: liberi di camminare secondo lo stile vissuto e proposto da Gesù “La fede si può paragonare al passo in avanti di un corpo umano. Ogni passo è l’inizio di un precipitare. È una perdita di equilibrio, una possibile …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
CAMMINARE: liberi di camminare secondo lo stile vissuto e proposto da Gesù
“La fede si può paragonare al passo in avanti di un corpo umano. Ogni passo è l’inizio di un precipitare. È una perdita di equilibrio, una possibile caduta.” (J. P. Hernández)
Mc 6, 7-13
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
La libertà richiesta al discepolo che vuole compromettersi con lo stile del Maestro ha le sue caratteristiche:
- accetta di camminare accanto a qualcuno– che non sempre si è scelto! – con cui condividere l’avventura del Regno di Dio;
- confida nell’essenziale: un buon bastone su cui poggiare e che possa accompagnare i nostri passi incerti e titubanti, precedendoli uno per volta, è preferibile alle molte cose da metterci addosso e di cui riempirci le tasche, il cui rischio è quello di appesantire il cammino;
- la disponibilità di entrare ovunque: non ci sono pezzettini di mondo né situazioni della vita di cui si dice che sono “troppo” o “troppo poco” per vivere un’autentica esperienza di condivisione del Regno;
- il lasciarsi accogliere da altri per come loro ne sono capaci, senza dover mettere regole a questo a partire da quanto stabilito dalle nostre aspettative;
- accogliere il rifiuto come parte del Vangelo e non come sua negazione o smentita: essere rifiutati non è solo un dramma, ma anche la possibilità per rivolgersi altrove.
Proprio così, dando fiducia a tutto questo, i discepoli partirono a due a due, con il loro bastone…
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Febbraio
2015
05/02 #CAMMINARE
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)