Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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PARTIRE: LO SQUILIBRIO DELLA FEDE «Quando la vita chiama, il cuore sia pronto a partire e a ricominciare, per offrirsi sereno e valoroso, ad altri nuovi vincoli e legami. Ogni inizio contiene una magia che ci protegge e a vivere ci aiuta». (Hermann Hes …
Mi lascio ispirare
PARTIRE: LO SQUILIBRIO DELLA FEDE
«Quando la vita chiama, il cuore sia pronto a partire e a ricominciare, per offrirsi sereno e valoroso, ad altri nuovi vincoli e legami. Ogni inizio contiene una magia che ci protegge e a vivere ci aiuta». (Hermann Hesse)
Mc 16, 15-20
«In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano».
Gesù torna al Padre, ma prima invita i discepoli a continuare la sua opera di liberazione e di consolazione. “Allora essi partirono…”: riconoscere in Gesù il Signore della nostra vita, ci mette in movimento, ci apre all’altro per condividere il dono ricevuto. Un servizio della gioia nel quale non si è soli: Gesù cammina sulle nostre gambe, ci accompagna. Servizio della gioia da vivere e svolgere “dappertutto”, dovunque c’è un cuore spezzato o una vita ferita. La Chiesa è in uscita fin dagli inizi, ed esce incontro agli altri: non si accartoccia su se stessa, neanche sulla stessa fede. La fede è per natura sua “squilibrata”: chiede sempre un passo avanti, un passo verso l’altro. Di essere donata.
Padre Michele Papaluca sj della Comunità dei gesuiti di Catania
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Aprile
2017
25.04#partire
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)