Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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RICOMPENSA: ma che cosa si ottine dall sequela di Gesù? “La ricompensa di un comandamento è un altro comandamento” (detto della tradizione rabbinica) Mc 10,28-31 In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo …
Mi lascio ispirare
RICOMPENSA: ma che cosa si ottine dall sequela di Gesù?
“La ricompensa di un comandamento è un altro comandamento” (detto della tradizione rabbinica)
Mc 10,28-31
In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».
Nel brano del vangelo di ieri, si parlava del pericolo delle ricchezze e che queste diventino lo scopo principale della vita di un uomo, in fondo lo scopo assoluto della propria esistenza, in fondo il suo dio. Pietro allora ricorda a Gesù che loro hanno messo in gioco, seguendolo, quello che avevano: che cosa ne avranno?
La risposta di Gesù indica come essere coinvolti nella sua sequela significa sperimentare già adesso, qualcosa dell’opera di Dio padre che ci fa uscire dalla nostra solitudine e dall’individualismo e crea fraternità. I suoi discepoli possono allora ricevere “il centuplo”, nell’amore di altri discepoli, fratelli, sorelle, condivisione di beni che diventare familiari di Gesù fa incontrare. Insieme naturalmente a fatiche, incomprensioni, e a volte persecuzioni, in questo mondo che Dio ama e sta tirando fuori dai vari “Egitti” del cuore. Qualcosa già si vive pur nell’incompiutezza, nella attesa di quella pienezza che nel ritorno del Signore risorto possiamo sperare.
p. Franco Annicchiarico sj, superiore della comunità dei Gesuiti di Bari
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Febbraio
2017
28/02 #ricompensa
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)